(14/05/2012)
CONVENTO DI S.ANTONIO : LE CONSIDERAZIONI DI GERARDO MARINO


di Gerardo Marino

Ieri 13 maggio data da ricordare, si è avuta la risposta ufficiale della chiusura del convento di S. Antonio, cosa che nessun Santagatese si augurava, ma è così.
A me è capitato per la seconda volta che le autorità ecclesiastiche quando decidono con la testa e non con il cuore di penalizzare chiunque e paesi interi, insesibili a tante problematiche, c'è da restare malissimo.
La prima volta mi è capitata tre anni fa, allora ero presidente di una associazione onlus che si occupa di donazioni di organi e trapianti, con sede presso l'ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di S. Giuvanni Rotondo, in sintesi,avevamo lottato per avere un centro di trapianto di fegato in questo nosocomio sin dal 1999 nascita dell'associazione.
Un giorno abbiamo avuto un incontro con le massime autorità dell'ospedale, il presidente Mons. D'ambrosio, vescovo di Manfredonia, Vieste e S.Giovanni Rotondo, medici responsabili di reparti ed addirittura il primario del centro trapianto, il prof. Troisi, già primario al centro trapianto di fegato di Bruxelles, il quale era disposto a trasferirsi con tutta la famiglia a S.Giovanni Rotondo, molto devoto di Padre Pio.
Eravamo tutti felici, ci eravamo abbracciati tutti, finalmente in questo Meridione con la sanità che ci troviamo, era un miracolo.
Dopo pochissimo tempo in un convegno sulle donazioni di organi organizzato dall'AITE la nostra associazione ed il reparto rianimazione di Casa Sollievo, fu presentato il nuovo direttore generale di codesto ospedale, il quale nel suo intervento molto pacatamente disse che non se ne faceva più niente per il centro trapianto a S.Giovanni.
La delusione fu tantissima, qualche malato in attesa di trapianto ha pianto, tutti i trapiantati si sono arrabbiati, molte famiglie piene di speranze per la risoluzione dei problemi che già avevano sperato in Casa Sollievo, tutto in un solo attimo sono caduti nella disperazione.
Disperazione, sì perchè da quel momento dovevano pensare ai centri di trapianto del Nord o addirittura all'estero con tutto quello che costava.
La motivazione ufficiale, la stiamo ancora cercando-
Morale; nelle "decisioni interne loro" non fanno entrare nessuno, nè credente, nè laico, nè autorità politiche, nè personalita di alto rilievo, nè benefattori ecc..
Ci dicono che è la volontà di Dio su ogni loro decisione.

Gerardo Marino

Redazione: Gerardo quello che io aggiungo alla tua lettera è che nessuna autorità Ecclesiastica si sia degnata di rispondere con un documento ufficiale, da circa un mese la nostra Comunità è in agitazione, parecchi giornali e televisioni ne hanno parlato si sono scomodati tantissime Autorità addirittura il Sindaco ha fatto un telegramma a S.S. il Papa e pare che tutti hanno contattato il Provinciale di Bari e i Superiori di Roma ma questi sono stati irremovibili, io credo che non è la volontà di Dio ma è stata esclusivamente la mente del Provinciale di Bari e speriamo che almeno si degnasse di emettere un comunicato stampa e che ci spieghi quali sono i veri motivi di questo accanimento verso i cittadini di Sant'Agata

L.Capano