(12/06/2024)
PRATICHE E RICETTE DI LONTANA MEMORIA
Medicina, magia, alchimia e ricordi della mia adolescenza

di Dott. Nicola CUTOLO


È una medicina povera, fondata su rimedi alla portata di tutti: i rimedi li fornisce il bosco, l’orto, il campo e sono applicati da donne di casa, da praticoni benevoli di villaggio di campagna, che con nozioni sommarie di medicina unite a pratichemagiche applicano impiastri, cataplasmi, fanno suffumigi, preparano decotti di erbe raccolte a luna piena, certe a mezzo dì e certe all’alba, a seconda delle credenze. È una medicina fatta di “placebo”, pratiche superstiziose, ma anche diefficaci rimedi: una medicina povera fatta per i poveri, che certamente non guariva il paziente da gravi mali ma alleviava dolori e favoriva il processo spontaneo di guarigione naturale. Le pratiche terapeutiche in uso erano per lo più toccamenti, pozioni particolari, segnature accompagnate da formule ed orazioni che avevano notevole importanza. Le antiche superstizioni trasmesse dalla medicina magica, erano ancora vive; ad alcune pietre preziose erano attribuite miracolose virtù terapeutiche. Strane formazioni e secrezioni animali, venivano prescritte per certe cure: di largo uso la “triacca” di origine assai incerta, a base di carne di vipera e di molte altre sostanze. L’interesse di alcuni medici è ancora legato, in molti autori, all’astrologia e alla magia naturale. In pubblicazioni di erbari (in volgare descrizione delle piante e loro effetti curativi) si hanno anche osservazioni precise del polso e del ritmo respiratorio. Gli influssi della magia sulla medicina si attuano nell’attribuire proprietà terapeutiche ai minerali con una diversificazione in pietre curative per i ricchi: ambra grigia, zaffiri, rubini, oro e per i poveri pietre dure. Tali credenze avevano un’applicazione pratica nella produzione di amuleti e talismani rapportati a fenomeni celesti o alle fasi della luna. I profumi svolgono una funzionerilevante in campo magico. Il timo, l’anice, la rosa agiscono sulla psiche ispirando sentimenti romantici come l’amore. Un miscuglio di muschio, ambra rosa e resina, ha proprietà quando brucia, di instaurare un’atmosfera invitante e stimolante. In magia, spesso si utilizzano le pietre, le quali possiedono rare e preziose virtù. La sinelite e il topazio, procurano la simpatia, lo zaffiro favorisce l’amore: queste pietre si portano incastonate su anelli, collane, bracciali sia d’oro che in altro metallo. Tuttavia, il frutto del nuovo orientamento di pensiero verso la concretezza e l’esperienza, il rapporto critico con l’antichità classica è alla fine. Molte cose in natura sono ancora inspiegabili pur servendocene e adoperandole. Il punto, l’unità, l’elettricità, elementi basilari delle scienze esatte, non sono ammessi per assioma? E allora perché negare l’esistenza dell’anima quando siamo avvolti dai meravigliosi effetti dell’energia psichica nella vita emotiva dell’esistenza? Infatti, l’anima genera la vita psichica e del singolo e della collettività, dando origine agli amori e agli odi che assillano ogni uomo dietro il miraggio della felicità. La visione unitaria nasce quando comprendiamo che la coscienza è il centro che unifica la vita in tutte le dimensioni. La medicina scientifica si settorizza nelle varie branche ponendo di fronte agli studiosi il compito di approfondire una materia ben precisa e circoscritta. Questa specializzazione di matrice moderna porterà a risultati senza dubbio importanti, attraverso un lungo cammino costellato di errori ma anche di successi, per giungere oggi ad una quasi perfetta conoscenza del corpo umano e non solo della cura ma anche della prevenzione delle malattie. Avendo girato un po' tutto il mondo (Brasile, Perù, Africa, India, Tibet etc.) avendo assistito a vari rituali esoterici e dopo aver scritto diversi libri su queste tematiche che mi hanno sempre affascinato, ho continuato una ricerca di approfondimento sulle antiche tradizioni di questi popoliche hanno arricchito il mio bagaglio di conoscenze e di interesse scientifico. Pur interessandomi in primis di guarigione e collaborando con ospedali pubblici,scienziati e premi nobel, la mia sete di conoscenza è andata oltre, arricchendosi di queste tematiche antropologiche, magico-esoteriche che mi hanno sempre così tanto incuriosito e sulle quali ho scritto diversi libri.ANTICA RICETTA PER RINGIOVANIRE Si tratta di un medicamento molto antico, scoperto da una spedizione dell’UNESCO nel 1971, la ricetta fu trovata incisa su tavolette di terracotta. Indicazioni: libera l’organismo dai depositi di grasso e di calcio, aiuta il metabolismo e l’elasticità dei vasi sanguigni, difende dall’infarto, dalla sclerosi e dall’invecchiamento cardiaco (sanecocardia), dal restringimento dei vasi sanguigni e dalle malattie di cuore. Evita l’epilessia e la formazione di tumori, fa cessare il brusio nella testa. Migliora la vista. Attenendosi scrupolosamente e coscientemente alle indicazioni prescritte, ringiovaniscel’organismo. La preparazione del medicamento: pulire bene e lavare 300gr di aglio; tagliarlo finemente e schiacciarlo con un oggetto di legno o di terracotta. Metterlo in 300gr di alcool puro a 96°, chiudere ermeticamente il recipiente e lasciarlo per 10 giornimacerare in un luogo fresco e buio. Poi passare il tutto attraverso una tela fitta. Dopo due o tre giorni iniziare la cura, prendendo sempre il medicamento con 50gr di latte bollito precedentemente e lasciato intiepidire fino alla temperatura ambiente. GIORNO v.    1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° 10° 11° COLAZIONE 1  4.  7 10 13 15 12 9 6   3      25 PRANZO        2 5 8 11 14 14 11 8 5 2 25 CENA 3 6 9 12 15 13 10 7 4 1 25 Dopo l’undicesimo giorno continuare a prendere 25 gocce tre volte al giorno fino al completo consumo della mistura. Si consiglia di ripetere la cura dopo 5 anni. Le gocce vanno prese prima dei pasti. *Triacca: Tra i medicamenti antichi spicca la “triacca”, panacea d’ogni malanno, preparata a Venezia utilizzando prodotti importati dall’oriente. L’ingrediente principale era costituito dalle vipere cacciate sui Colli Euganei. *Assioma: Principio evidente per sé, e che perciò non ha bisogno di esser dimostrato, posto a fondamento di una teoria deduttiva.