(22/08/2023) Cè una spiegazione scientifica ai fenomeni paranormali? di Dott. Nicola CUTOLO | ||
Secondo una recente teoria lemisfero destro del nostro cervello sarebbe la sede dellESPCè una spiegazione scientifica ai fenomeni paranormali? La moderna ricerca parapsicologica indaga sulla vera natura dei fenomeni ESP. Accanto a studiosi che accreditano il paranormale come una realtà appartenente a unaltra dimensione, esistono ricercatori che credono nelle cause neurofisiologiche. Per loro la spiegazione di tutti i misteri sarebbe nascosta nel cervello umano. Che cosè uno stato alterato di coscienza (il cosiddetto ESP)? Charles Tart, che è uno dei più noti studiosi della materia, così lo definisce: Un mutamento qualitativo in un tipo di funzionamento mentale di un soggetto. E aggiunge: Il soggetto non avverte solo un mutamento qualitativo (più o meno vigile, più o meno fatto di immagini chiare o appannate), ma altresì che le tipologie dei suoi processi mentali sono diverse. LA SPERSONALIZZAZIONE Tra le caratteristiche degli stati alterati di coscienza vi sono alterazioni del pensiero, cè lesperienza di un periodo di turbe psichiche, cè il senso della perdita del controllo di se stessi e della realtà esterna, ci sono mutamenti delle espressioni emotive, cè la percezione di deformazioni, ci sono le alterazioni dellimmagine del corpo, accompagnate a volte da un senso di spersonalizzazione (che fa dire al soggetto non sono più io). E si può anche avere una sconfinata dilatazione della coscienza in una mistica unione con il tutto dellUniverso e dellEssere. Altre esperienze sono caratterizzate da un mutamento del senso e del significato della propria vita e da un nuovo e più sviluppato senso del soprannaturale e dellineffabile. Più spesso il soggetto attesta con ragione di vivere esperienze di livello paranormale, o almeno le immagina. Questultimo fenomeno si verifica soprattutto in soggetti nei quali preesistano inclinazioni mistiche. Tali inclinazioni possono emergere spontaneamente. I soggetti manifestano un carattere chiaramente religioso e si esprimono in termini mistici. Per lo stesso motivo lipnosi, gli stati di trance e le esperienze estatiche sono state sempre considerate terreno di autentica produzione di fenomeni paranormali. Un classico esempio di stati alterati sono i sogni che avvengono in concomitanza con i rapidi movimenti oculari (REM Rapid Eye Movement) durante lo stato di sonno e risultano associati spesso allinsorgere della telepatia. Il mutamento esistenziale è esperienza molto più complessa degli stati alterati di coscienza. Può includere modificazioni del comportamento di una persona e del suo adattamento sociale. STATO DI SONNO E IPNOSI Qualcosa di analogo si ha nello stato ipnotico, in cui il soggetto e lo sperimentatore che lo esamina sono entrambi catapultati dal livello dellesperienza quotidiana ordinaria a un livello più primitivo, dove la mentalità del soggetto diviene più somigliante a quella del bambino o a quella magico-animistica delluomo primitivo.La suggestione ipnotica fa regredire il soggetto nel tempo rendendolo capace, o dando a lui la sensazione illusoria di esserlo, di recuperare i ricordi che da lungo tempo non affioravano più alla sua coscienza.Il soggetto ipnotizzato diviene anche incline a una forma di arrendevolezza, che potremmo chiamare arrendevolezza dottrinale, egli tende cioè ad assumere valori e attese dello stesso ipnotizzatore. È una tendenza che può anche facilitare linsorgere di autentici fenomeni psichici. Le ricerche nel cosiddetto Laboratorio del Sogno, del Maimonides Hospital di Brooklyn, sono tra gli esempi meglio accreditati di eventi spontanei che vengono, per così dire, smascherati, come quello dello stato REM. VIAGGI FUORI DAL CORPO Un altro importante oggetto di ricerche psichiche connesse a stati alterati di coscienza sono le cosiddette esperienze fuori dal corpo (chiamati OOBE, sigla che significa Out Of Body Experience). Queste esperienze sono caratterizzate in vario modo: o come autentiche proiezioni astrali, o come drammatizzazioni (che si caricano di significati metafisici) di quelli che in realtà sono semplici fenomeni isterici se non addirittura schizofrenici.Malgrado i sintomi possano essere molto diversi da soggetto a soggetto, il denominatore comune è un mutamento drammatico nellesperienza dellIo e un altrettanto brusco momento esistenziale. Il soggetto si trasforma in un oggetto spersonalizzato, senzanima, che dallIo osservatore viene avvertito ondeggiare in alto o viene anche localizzato assai lontano dal suo habitat fisico.Accade spesso che lo stato OOBE venga indotto da un fatto più o meno traumatico, per esempio una malattia che provochi linvalidità, o unoperazione chirurgica importante, o unesperienza stressante, o una crisi fortemente emotiva.Il soggetto può in seguito imparare ad assumere un minimo di controllo della propria esperienza. Si possono verificare dei casi di contagio, per cui il soggetto viene imitato da altri nellambito di unarea circostante, spesso permeata da una comune sottocultura che favorisce il sorgere di fenomeni collettivi di fede e fanatismo.Secondo le attuali conoscenze potemmo focalizzare lattenzione su tre possibili interpretazioni delle OOBE.1 Si tratterebbe di una sindrome psichiatrica intessuta di dettagli pittoreschi, mutuati in parte dal folklore e in parte prodotti dallimmaginazione del soggetto.2 LOOBE sarebbe causata da una dissociazione mentale, per quanto possa contenere materiale autenticamente mutuato dal mondo esterno attraverso la telepatia, la chiaroveggenza, la precognizione. Comunque, i contenuti di un OOBE sono verificabili attraverso test di laboratorio, registrazioni audiovisive, elettroencefalogramma e via dicendo.3 LOOBE può consistere in una effettiva proiezione astrale, cioè in una reale separazione della parte sottile della personalità dalla parte fisica. In questo caso è necessaria una conferma del fenomeno, che si può avere sottoponendo il soggetto a delle prove. Per esempio, si può indurlo a osservare certi bersagli da un determinato punto di vista, dal quale non potrebbe avere quella visualizzazione se non trasferendosi in quel luogo in maniera effettiva, anche se in spirito. Unaltra conferma si può avere inducendo il proiettore (ovvero il soggetto) a provocare fenomeni psicocinetici: a spostare oggetti o a compiere, al di là delle sue possibilità fisiche, uno sforzo che verrà registrato da un apposito strumento. ESPERIENZE DI PREMORTE Accanto alle OOBE sono da porre le NDE (acronimo che sta per Near Death Experiences, ossia le esperienze di premorte), che costituiscono lultimo stadio e il limite estremo degli stati alterati di coscienza.La Enciclopedia di scienza psichica, di Nandor Fodor, definisce la morte come la la più grande esperienza psichica.È comunque evidente che queste esperienze vanno considerate anche in rapporto ai profondi cambiamenti che hanno luogo nel cervello e nellintero organismo di una persona morente. Le visioni tipiche dei soggetti che si trovano in prossimità della morte, come il tunnel, “lessere di luce e le altre visioni che vengono riferite da chi le ha sperimentate, potrebbero attribuirsi a disturbi metabolici o a un debole afflusso di sangue al cervello.Considerazioni analoghe vanno applicate a un altro aspetto interessante di questi fenomeni: il senso di serenità, di pace e persino di euforia da cui il paziente afferma di essersi sentito pervadere quando si è sentito sulla soglia tra la vita e la morte. Di tutto questo si può dare uninterpretazione fisiologica alternativa alla spiegazione fornita dalla parapsicologia portata ad accettare questi fenomeni come la prova dellesistenza di unaltra dimensione. Questo tipo di esperienze potrebbero spiegarsi come reazioni psichiche provocate da un puro e semplice rifiuto della morte incombente, una difesa del paziente che attende di morire.La presenza o meno, in tale processo di autentici fenomeni psichici è un altro problema che deve essere valutato secondo i criteri standard della ricerca psichica. Nel generarsi di stati alterati di coscienza associati a crisi mortali, i fattori neurofisiologici appaiono comunque assai rilevanti. LA RICERCA NEUROFISIOLOGICA Altri casi in cui una fenomenologia psichica si presenta correlata a una fenomenologia fisica, possono venire studiati controllando sul monitor lattività elettrica del cervello: si tratta dei casi di personalità multiple. Un tipico esempio di casi del genere è quello di una medium che esibiva nel corso della trance due personalità distinte.Lelettroencefalogramma mostrava tre disegni diversi di onde cerebrali; quello della medium e quelli delle sue personalità secondarie.Vorrei ora passare a dire qualcosa delle lesioni cerebrali. Le nuove ricerche in materia hanno evidenziato il ruolo dellemisfero destro del cervello. Questo risulta male attrezzato per il pensiero analitico e lineare. Presiede invece alle componenti emotive del linguaggio, alla musica, al ritmo, alla danza, alla dizione poetica; al disegno, alla creatività artistica in genere, alla percezione gestaltica (ossia della globalità delle forme), al riconoscimento del volto di una persona, allorientamento.Nel 1978 un parapsicologo cerco di migliorare le prestazioni ESP di un soggetto utilizzando, in luogo delle carte Zener, bersagli di legno e insegnandogli a indicare il bersaglio non verbalmente, bensì puntando verso di esso la mano sinistra. Al tempo stesso il soggetto veniva addestrato a contare allindietro partendo da mille, sottraendo uno, due, tre, quattro e così via. Veniva così neutralizzata linterferenza dellemisfero sinistro col risultato di un coinvolgimento sempre maggiore dellemisfero destro nella funzione ESP.La vasta gamma di eventi spontanei nella situazione psicoanalitica, nei sogni e nello stato REM, dimostra che lemisfero destro svolge un ruolo davvero importante nella determinazione dei fenomeni paranormali.Come si spiega che le presunte abilità psichiche dellemisfero destro siano rimaste così rudimentali, al punto da indurre a mettere in dubbio la loro presenza? IL FILTRO DI BERGSON E per quale ragione chi cerca di sviluppare le proprie facoltà paranormali fa la figura di un apprendista maldestro?Il filosofo Henri Bergson propose una soluzione ingegnosa. Suggerì che i fenomeni ESP e simili farebbero da contrasto al bisogno innato nelluomo di fare attenzione alla vita, il che lo sottopone talvolta a un intollerabile sovraccarico di informazioni. Analogamente fenomeni psicocinetici incontrollati potrebbero esaurire le risorse delluomo con unattività motoria caotica. Ed è per evitare tali inconvenienti che luomo ha sviluppato quello che è chiamato filtro bergsoniano.È unipotesi che altri hanno fatto propria. La sua base psichica è ancora problematica, ma quanto emerge dalle ricerche sulle lesioni cerebrali suggerisce che la prima linea di difesa dellorganismo dagli inconvenienti di una paranormalità incontenibile è effettivamente lemisfero sinistro.Va inoltre riconosciuto che, in ultima analisi, le porte della percezione sono aperte e chiese da quello che è latteggiamento basilare dellindividuo, quello che Rex Stanford chiama la sua attitudine alla volontà passiva.Così è perfettamente logico che il mutamento esistenziale sia correlato allalternarsi della prevalenza dellemisfero destro sul sinistro e viceversa.In ogni caso, questa serie di osservazioni può avere offerto almeno una prima idea di quel condizionamento reciproco che si dà tra fenomeni psichici e fenomeni neurofisiologici. Se ne deve pur sempre tenere il debito conto se si vuole avere una visione più integrata della stessa parapsicologia. | ||