(20/02/2020)
CARI INSETTI DELLA NOSTRA INFANZIA: Cucca Cucca, Catecatascia e Scarafóne r’argiénde.


di MaestroCastello

Beata fanciullezza quando godevamo perfino della compagnia di un insetto. CUCCA CUCCAPrendete la coccinella che al paese chiamavamo “ cucca cucca “, mi metteva allegria con la sua colorazione a pois e speravo tanto che si posasse volontariamente sulla mano, perché si diceva portasse fortuna e poi mi divertivo a ripetere : “ CUCCA CUCCA SAN GIUUANNE, FÈCE L’UÓVE E SE N’ABBÒLA”.
CHETECATÀSCIAUn altro insetto a noi caro erano le lucciole o “chètecatàsce”, si vedevano a frotte la notte, quando l’aria non era ancora infestata dai tanti pesticidi utilizzati in agricoltura. Ci divertivamo ad imprigionarle nel palmo della mano e ripetere: “CHÈTECATASCIA, ASCINNE ABBASCE, IJE TE NGHIUCHE, E IJE TE SCASCE, TE SCASCE NU BÈLLE MARITE, MBUSSE A L’ACITE, MBUSSE A L’ACITE.
SCARAFÓNE R’ARGIÉNDE E se vi dico scarafóne r’argiénde? Con quella colorazione verde-oro; affascinante!Li catturavamo, legavamo una zampa ad un filo e li facevamo volare: sssssss...Certo ci divertivamo con poco, ma abbiamo esercitato una bella fantasia e menomale!