(12/10/2019)
Vede finalmente la luce, dopo oltre vent’anni di ricerca linguistica, un’opera di grande spessore culturale per Sant’Agata di Puglia, la Daunia, la Pu


di Dora Donofrio Del Vecchio

 

Dora Donofrio Del Vecchio

Dizionario del dialetto di Sant’Agata di Puglia con Repertorio italiano-dialetto 

Claudio Grenzi Editore, Foggia 2019, pp. 664.

 L’opera è costituita:

dal Dizionario dialetto-italiano (circa 13.000 voci) e dal Repertorio italiano-dialetto (oltre 12.000 voci-una guida rapida ed essenziale, utile per agevolare la ricerca della corrispondente voce dialettale tramite la voce italiana);

dalla sezione Appendici che comprende l’Onomastica santagatese (Cognomi, Soprannomi, Nomi di donna, Nomi d’uomo), la Toponomastica santagatese (Toponomastica urbana, Toponomastica rurale, Toponomastica sacra rurale, Toponomastica sacra urbana, Toponomastica storica, Le principali stradi rurali e di linea, Strade intitolate a letterati, poeti, scrittori, scienziati; Le strade di Sant’Agata di Puglia con “epitaffio” del 1816; Rioni di Sant’Agata di Puglia; Fontane pozzi e riserve idriche);

da Note storiche: Insediamenti monastici e conventuali a Sant’Agata di Puglia; Gli Orsini, inizio XV secolo-1576; I marchesi Loffredo-Sanfelice-Pinto, 1576-1884; I sindaci di Sant’Agata di Puglia dal 1800 al 2019; Stampa periodica santagatese; A Pozzillo si decisero le sorti del Regno di Napoli nel 1462;

da Tavole di nomenclatura: Le voci del sarto; Le voci della ricamatrice; Le voci del calzolaio; Le voci del falegname; Le voci del muratore; Le voci della mietitura; Cantina e viticoltura; Pane e voci attinenti; Pasta a mano; La cucina santagatese; Dolci santagatesi; La masseria: il personale; Voci di comando per gli animali; Mestieri scomparsi; Attrezzi scomparsi; Antiche misure santagatesi;

dalle Note linguistiche in cui sono riportati elenchi di voci latine, greche, francesi, portoghesi, spagnole, arabe che si ritrovano in quelle santagatesi;

dalle sezioni Famiglie di parole e Spigolature linguistiche;

da una ulteriore raccolta di lemmi effettuata mentre era già in stampa il Dizionario, che ha il titolo Addenda.

Delle voci dialettali è stato indicato il significato e l’uso vivo con esempi, centinaia di proverbi e modi di dire, locuzioni, il contrario, il sinonimo, la forma traslata, figurata ed estesa e, ove possibile, l’etimologia. Qualche volta dopo l’indicatore grammaticale  è stata usata un’abbreviazione che rimanda al settore specifico della parola (es. eccl., bot.,  ecclesiastico, botanico).

L’Opera riporta ragguagli informativi di carattere storico, religioso, artistico, architettonico, sociale, economico; note di carattere folclorico, di tradizioni popolari, di forme di associazionismo, di superstizioni, di giochi, di formule magiche, di imprecazioni, di insulti, di bestemmie, di espressioni augurali, di cantilene, testi di preghiere.

Riporta brevi note biografiche di personaggi che hanno lasciato significativa traccia del loro operato nella cultura e nella storia di Sant’Agata di Puglia, come Enzo Contillo, Enzo Liberti, mons. Donato Pagano, il brigante Giuseppe Schiavone. Ciò non toglie merito a tanti altri illustri santagatesi che si sono distinti nei vari settori della vita religiosa, politica, sociale e culturale, di cui l’autrice non fa menzione per motivi di spazio e per i quali ha in preparazione il volume Medaglioni santagatesi.

Introducono l’Opera le Note grammaticali, Fonologia e Morfologia, utili alla lettura ed alla scrittura del nostro dialetto ma anche a comprendere i fenomeni linguistici che lo hanno interessato.

A corredo una ricca documentazione iconografica: XLIII Tavole con immagini (oltre 200) a colori/in bianco e nero di oggetti, attività, luoghi in riferimento a voci riportate nel Dizionario.

È una ricerca linguistica che si basa su un ingente materiale raccolto da diverse e distinte fonti, le tante dall’autrice consultate per la realizzazione dei suoi numerosi lavori fino ad oggi pubblicati o da pubblicare: documenti medievali e moderni, Il Catasto onciario del 1754 di Sant’Agata di Puglia, Atti notarili, in particolare i Capitoli matrimoniali, elenchi di lasciti,  di donazioni, di beni mobili  ed immobili di Opere pie, di  Confraternite, di Enti ecclesiastici, di parrocchie e chiese, documenti ricchi di toponimi, idronimi, nomi e soprannomi, designazione di oggetti e di attività.

Ricerca che si è arricchita con l’indagine ”sul campo”, tramite colloqui con persone anziane del luogo, esperti “nel settore”, come nell’agricoltura, nell’artigianato, nelle consuetudini domestiche, nelle arti donnesche. 

In corso di stampa è anche il Vocabolario del dialetto santagatese di Gino Marchitelli, dalla professoressa Dora Donofrio rivisto, aggiornato, ampliato.

La pubblicazione di entrambe le opere è stata possibile grazie al contributo elargito dal defunto grand’ufficiale Michele Perrone.

 

Il fine di tanto lavoro è quello di dare un contributo significativo e concreto al patrimonio linguistico della Puglia, alla conoscenza del dialetto santagatese in particolare ed al suo recupero perché, come tutti i diletti, è da considerarsi un bene culturale da salvaguardare, valorizzare e trasmettere alle generazioni future.

“Nel dialetto è l’identità del popolo. Esso lo connota e lo distingue facendosi testimone e espressione della sua storia e della sua secolare cultura”, sottolinea l’autrice nella Introduzione.