Foggia, 22 settembre 2019.
Il Foggia evita la prima sconfitta interna del campionato, riuscendo ad agganciare il Gravina sul 3-3. Gli ospiti, trascinati dal “foggiano” Santoro, autore di una incredibile tripletta, ma anche da un atteggiamento ostruzionistico e un gioco aggressivo, al limite della regolarità, hanno pagato dazio proprio per i numerosi falli, spesso anche “cattivi” che hanno costretto il Sig. De Angeli a ricorrere spesso al “giallo”. Tant’è che gli ospiti hanno chiuso il match in nove uomini. Al contrario, il Foggia è sceso in campo con un atteggiamento troppo remissivo, soprattutto dal punto di vista della cattiveria agonistica, risultando a tal proposito, molto indietro rispetto ai “ragazzini” di Mister Loseto. Un atteggiamento “punito” per ben tre volte, dal “foggiano” Santoro, vero mattatore tra gli ospiti. Ben tre le marcature del bomber di Lesina, tutte di pregevole fattura. Ma agevolate da una difesa disattenta e con la testa altrove. Gli errori in difesa, specialmente sulle fasce, sono stati decisivi. Questa volta anche San Fumagalli non ha potuto fare miracoli. Dall’altra parte, come dicevamo, un “tonico” Gravina ha mostrato i muscoli facendo prevalere la forza fisica su quella che probabilmente non avrebbe potuto esprimere in termini di gioco. Anche perché, ad eccezione della coppia Santoro-Chiaradia, non c’era molta qualità. L’esplosività in fase di realizzazione di Santoro ha devastato la retroguardia dei rossoneri, distratta e con la mente altrove. Se la difesa ha ballato, non si può dire che l’attacco abbia fatto faville. Tutt’altro. Con Iadaresta in panchina, i numerosi cross sono andati “persi” e facile preda dell’attenta difesa degli ospiti. Poi mentre Tortori ha cercato il fraseggio con i compagni, il solito Russo s’intestardiva nell’esibire “numeri” di buona fattura, salvo poi perdersi nel momento opportuno. Così il Gravina alla prima occasione si è portato in vantaggio. 3’ sono bastati a Santoro per approfittare della distrazione degli esterni rossoneri e superare Fumagalli con un inatteso tiro dal vertice dell’area. Il Foggia ha tentato la reazione immediata e con il calcio di punizione di Russo (5’) ha sfiorato la traversa. Poi ci ha provato Campagna (13’) ma l’intervento dell’ex D’Angelo ha evitato l’1-1. Proprio nel momento migliore del Foggia è arrivata la seconda beffa. Chiaradia, sempre dalla sinistra ha servito il liberissimo Santoro al quale è bastato solo spingere la sfera in rete per siglare un inaspettato 0-2. A complicare ancor più le cose in casa rossonera ci si è messo l’infortunio di Viscomi che a seguito dello scontro col portiere ospite Loliva ha dovuto abbandonare il campo dopo 4’ di ansia per le sorti del giocatore che, comunque è uscito dal campo con le sue gambe ma in stato confusionale. Proprio il sostituto di Viscomi, Anelli (35’) ha riaperto le sorti del match con un “piattone” da vero centravanti. Il Foggia ha continuato a spingere nella speranza di riequilibrare il risultato prima del duplice fischio del Sig. De Angeli. Invece, è stato ancora il Gravina a riportarsi sul doppio vantaggio. Santoro (42’), sempre lui, sul filo del fuorigioco, ha fulminato Fumagalli con un potente rasoterra, siglando una inverosimile tripletta. Il Foggia è ripartito a testa bassa ed è stato sfortunato: Cittadino (48’) su calcio di punizione ha colpito la traversa e Russo (50’), solo davanti a Loliva, ha calciato addosso al portiere e non è riuscito a ridurre le distanze. Nella ripresa Corda ha sostituito i tre peggiori in campo dei primi 45’ e la musica è cambiata. Cittadino (2’) su punizione ha costretto Loliva a volare fino all’incrocio per evitare il gol del 2-3. Poi Gentile (11’ e 14’) ha divorato due buone occasioni da rete. Il Foggia, sospinto dal pubblico, ha alzato i ritmi e il Gravina ha cercato in tutti i modi possibili di frenare l’impeto rossonero. Dalle perdite di tempo di Lolivo all’atteggiamento ostruzionistico dei propri compagni, proseguendo nel gioco duro ai danni degli avversari. Di Modugno (16’) con un fallaccio da tergo è stato espulso per doppia ammonizione. E il Foggia ha approfittato dell’inferiorità numerica degli avversari per riportarsi in parità. Ancora Anelli (29’) da “rapinatore” d’area ha approfittato dell’errore di Loliva ed ha siglato il gol del 2-3. Spinto dal pubblico il Foggia ci ha creduto nella rimonta e quando su Iadaresta (37’) è stato fischiato il giusto penalty per atterramento da parte di D’Angelo, ci ha pensato l’infallibile Gentile (38’) a fissare il 3-3 dagli undici metri. Chiaridia, in disaccordo coil direttore di gara, ha protestato con veemenza ed è stato espulso, lasciando i suoi in 9. Per sua fortuna, nonostante l’enorme spinta, il Foggia non è risuscito a sfondare il “muro” degli ospiti ed è finita con lo scoppiettante 3-3.
FOGGIA – GRAVINA 3-3
Marcatori: 3’, 17’ e 42’ pt Santoro, 35’ pt e 29’ st Anelli, 38’ Gentile (rig.).
FOGGIA: Fumagalli 5.5, Kourfalidis 5 (1’ st Staiano 6), Gentile 6, Cittadino 6 (24’ st Salatino 6), Russo 5 (1’ st Iadaresta 6), Viscomi sv (25’ pt Anelli 7), Tortori 6, Salvi 6.5, Campagna 6, Salines 5, Di Masi 5 (1’ st Cadili). A disposizione: Di Stasio, Sadek, Buono, Cannas. Allenatore: Corda 6.
GRAVINA: Loliva 5.5, Di Modugno 4, Silletti 5.5, Romeo 6, Alvarez 6, D’Angelo 6, Tagliamonte 6 (18’ st Dentamaro 6), Mbida 6 (25’ st Gogovski 6), Santoro 8 (28’ st Bozzi 5.5), Correnti 6 (33’ st Larosa sv), Chiaradia 6. A disposizione: Vicino, Ficara, Palermo, Pentimone, Fiore. Allenatore: Loseto 6.
Arbitro: Luca De Angeli di Milano 6.5; 1° assistente: Simone Marcone di Lucca 6.5; 2° assistente: Michele Baschieri di Lucca 6.5.
Note: terreno in discrete condizioni. Spettatori 5.000 circa. Ammoniti: Cittadino (F), Correnti, D’Angelo, Loliva, Gogovski, Silletti (G). Espulsi Di Modugno al 16’ st per doppia ammonizione e Chiaridia (38’) per proteste. Angoli: 9-3 per il Foggia. Recupero: 5’- 5'.
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