Salvatore Pietrocola (Minervino Murge, 16 dicembre 1905 – Malca Guba, 2 febbraio 1936) è stato un militare e carabiniere italiano. Brigadiere dei Carabinieri. Nacque a Minervino Murge il 16 dicembre 1905 figlio di Domenico ed Angela Fredella, originari di Sant’Agata di Puglia (Fg) e nel gennaio 1924 si arruolò volontario nella Legione Allievi Carabinieri di Roma.
A partire dal giugno successivo prestò servizio nella Legione Carabinieri di Treviso. Nel 1925, dietro sua richiesta, fu trasferito nel Regio corpo truppe coloniali della Tripolitania rientrando in Patria due anni dopo per frequentare la Scuola Allievi Sottufficiali di Firenze. Nel 1928 fu promosso la grado di Vicebrigadiere, assegnato alla Legione Carabinieri di Milano.
Nel gennaio 1935 fu trasferito volontariamente presso il Regio corpo truppe coloniali della Somalia italiana, promosso al grado di Brigadiere, e destinato alla Divisione Carabinieri della Somalia italiana. Viste le sue insistenti domande gli fu affidato il comando di un gruppo di zaptié. Allo scoppio della guerra con l'Etiopia fu inquadrato nelle forze del fronte sud, comandate dal generale Rodolfo Graziani, assegnato alle forze operanti al comando del generale Annibale Bergonzoli.
Si distinse durante la Battaglia di Ganale Doria (11-19 gennaio 1936) che portò all'occupazione di Neghelli[5] e consentì di tagliare la via dei rifornimenti che dal Kenya giugevano alle truppe etiopiche. Alle forze del generale Bergonzoli fu assegnato l'incarico di garantire la difesa della città e di reprimere gli atti di brigantaggio segnalati nell'area.
A partire dal 29 gennaio il gen. Bergonzoli sostenne cinque combattimenti contro i ribelli, ed il 2 febbraio la sua colonna si trovava sulla via del ritorno quando, a Malca Guba, fu attaccata da truppe etiopiche inquadrate da disertori eritrei, che tentarono di accerchiare gli italiani. Il capitano comandante la colonna tentò di evitare la manovra nemica attaccando le posizioni avversarie, ma colto alle spalle si batte disperatamente fino a che non cadde morto, colpito alla testa. Pietrocola allora si lanciò a sua volta all'attacco, superando gli avamposti italiani e combattendo fino a che non fu colpito una prima volta alla gamba, e poi al torace, ma continuò a lanciare bombe a mano fino a che non si spense. Le truppe italiane attaccarono travolgendo la resistenza etiopica e ruppero definitivamente l'accerchiamento e a conquistare la vittoria. Per onorare il suo coraggio fu decretata, con Regio Decreto del 30 dicembre 1937. la concessione della Medaglia d'oro al valor militare alla memoria. Con la seguente motivazione:
«Partecipava a tutti i combattimenti della battaglia del Ganale Doria, distinguendosi per esemplare coraggio, ardimento e sprezzo del pericolo. A Malca Guba, in un momento estremamente critico e difficile dell’azione, visto cadere il suo capitano, incitava e trascinava all’assalto i pochi uomini superstiti. Ferito gravemente, continuava a combattere fino a che una seconda e mortale ferita troncava la sua giovane esistenza. Fulgido esempio di eroismo e di spirito di sacrificio. Galgalò, Neghelli, Uaddarà, Uacille, Uela, Malca Guba (Africa Orientale), 11 gennaio – 2 febbraio 1936.»
Una via di Bari e una di Foggia portano il suo nome, così come l'Istituto comprensivo di Minervino Murge.