Foggia, 22 ottobre 2020.
Il Foggia perde ancora allo Zaccheria (1-2) ad opera di un Avellino apparso nettamente più forte. Il risultato finale sta persino stretto agli ospiti che nella ripresa avrebbero potuto dilagare ma, davanti a Fumagalli hanno sciupato diverse occasioni da rete.
E lo stesso numero uno rossonero si è reso protagonista di alcuni interventi che hanno evitato la goleada. Ma, al di là della sconfitta, preoccupano i passi indietro evidenziati nelle ultime due gare. La terza sconfitta di fila, per carità ci può stare.
Ma il Foggia non ha quasi mai impensierito l’Avellino, così com’era già successo a Catanzaro. Sicuramente le forze in campo pendevano nettamente a favore degli ospiti, in quanto Mister Braglia ha a disposizione uomini esperti e navigati per il campionato di Lega Pro.
Il Foggia però, ha l’obbligo almeno di tentare a giocarsela. Poi la sconfitta ci può stare. Invece, solo nel finale, vuoi anche perché l’Avellino ha un po’ mollato la presa, i satanelli hanno espresso l’unica azione degna di nota. Che ha portato al gol di Vitale.
Giunto quando ormai la frittata era già stata confezionata. Ci si augura che si faccia tesoro dell’ennesimo stop per rivedere soprattutto gli errori. Tanti e ripetuti. Vero Kalombo ? Vero Gavazzi ?
Errori che, al di là della netta supremazia evidenziata dall’Avellino, hanno sicuramente agevolato il compito di portare a casa i tre punti. Ci sarà da lottare e soffrire fino all’ultima giornata. Però occorrerà lavorare e trovare, soprattutto la formula giusta. Nel modulo e negli uomini da mandare in campo. L’Avellino ha mostrato un’invidiabile solidità, marchio di fabbrica dell’esperto e navigato Mister Braglia. E sicuramente potrà lottare per la vittoria finale. Il Foggia dal canto suo deve cercare nuove soluzioni e il tempo è tiranno.
Se si vorrà insistere con la difesa a tre andranno disciplinati gli esterni di centrocampo. L’abilità di chi scende in campo dovrà essere messa disposizione soprattutto quando si deve retrocedere in aiuto della difesa. Probabilmente qualcuno in particolare non ha nel sangue queste caratteristiche e quindi sarebbe il caso di non perseverare nelle scelte.
L’Avellino, nettamente più forte dei padroni di casa, ha sfruttato inesorabilmente due “macchie” grossolane.
Sulla prima di Kalombo non s’è fatto pregare D’Angelo (35’) nel depositare la palla in rete. Anche se non è stata ravvisata la posizione di offside. Sulla seconda di Gavazzi, con l’inutile fallo in area su Bernardotto, dagli undici metri Santaniello (18’) ha fatto il bis.
Dopo aver subìto i due gol il Foggia è scomparso dal campo subendo l’iniziativa dei lupi irpini che avrebbero potuto tranquillamente arrotondare il punteggio. E sono emerse tutte le storture costruttive di questo Foggia: troppi, tanti i giocatori fuori ruolo o non adatti.
Solo nel finale è emersa la voglia e la velocità degli under. La bella discesa in velocità di Ndiaye ha prodotto l’assist vincente per consentire a Vitale (41’) di accorciare le distanze. Purtroppo quando ormai era tardi e col risultato ormai compromesso.
FOGGIA-AVELLINO 1-2
FOGGIA (3-4-1-2): Fumagalli 5.5; Agostinone 5.5, Gavazzi 5, Germinio 5; Kalombo 4.5 (1’ st Ndiaye 5), Raggio Garibaldi 5 (1’ st Dell’Agnello 5.5), Gentile 5, Garofalo 5 (36’ st Vitale 6.5), Di Masi 5.5; Curcio 5 (32’ st Balde Balde 6), D’Andrea 5 (45’ st Tascini sv). In panchina: Di Stasio, Moreschini, Morrone, Lucarelli, Aramini, Pompa. Allenatore: Marchionni 5.
AVELLINO (3-5-2): Forte 6; Ciancio 6.5, Dossena 6 (32’ st Rocchi sv), Miceli 6; Rizzo 6.5, De Francesco 6, D’Angelo 7 (27’ st Silvestri 6), Aloi 6.5, Burgio 5.5 (26’ pt Adamo 6); Santaniello 6 (27’ st Maniero 5.5), Bernardotto 6.5 (27’ st Fella 5.5). In panchina: Pane, Pizzella, Tito, Errico, Mariconda, Bruzzo, Nikolic. Allenatore: Braglia 7.
ARBITRO: Bitonti di Bologna 6.
RETI: 35’ pt D’Angelo, 18’ st Santaniello (rig.), 41’ Vitale.
NOTE: serata gradevole, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Burgio, Aloi, Curcio, Santaniello, Germinio, Ndiaye, Dossena, Vitale. Angoli: 2-5. Recupero: 2', 3'.