Il Foggia incappa in una giornata storta e perde in malo modo il derby col Bisceglie (1-3).
Ma soprattutto, trova sulla propria strada una direzione di gara molto discutibile che lo penalizza oltremodo. Un’espulsione affrettata e assolutamente inventata dopo una dozzina di minuti quand’era in vantaggio per 1-0 e due calci di rigore molto generosi accordati agli ospiti già la dicono lunga.
Ma le “perle” del Sig. Nicolini non sono finite con questi episodi. Tutt’altro. Non ha mai dato l’impressione di poter tenere sapientemente in mano il match, consentendo un gioco duro al limite del regolamento privo di provvedimenti mentre in altre fasi sventolava cartellini su situazioni “veniali”.
Eppure il Foggia aveva cominciato il suo primo derby stagionale con il piede giusto. La voglia di fare il bis dopo la bella vittoria sul Potenza metteva le ali ai rossoneri, nell’occasione guidati in panchina da Mister Marchionni. E i ragazzi mettevano in mostra un bel gioco, veloce e soprattutto efficace.
Andavano anche in vantaggio grazie alla prodezza e alla prontezza di Curcio (10’) abile nell’indirizzare alle spalle di Spurio sulla respinta di un difensore. Il gol dell’1-0 trasfondeva fiducia e lasciava credere ad un pomeriggio in discesa e a un’altra bella vittoria. Invece, dopo soli 2’, il patatrac, come prima raccontato. Foggia in dieci e Cittadino (13’) implacabile, come sempre, dagli undici metri.
Inevitabilmente il Foggia doveva triplicare gli sforzi per tenere testa al Bisceglie. Forse avrebbe dovuto accontentarsi del pari e, probabilmente, andavano sfruttati meglio i cinque cambi a disposizione. Fatto sta che il Bisceglie lasciava sfogare i padroni di casa con tentativi sterili e poco produttivi fino allo scoccare dei primi 46’.
Nella ripresa, dopo una ghiotta occasione non sfruttata da Gentile per il “solitario” Dell’Agnello, a coronamento di una travolgente azione di Kalombo e un calcio di rigore negato a Curcio (18’) per un evidente tocco di mano in area, era il Bisceglie a prendere in mano le redini del gioco. Col Foggia che annaspava, saltavano gli equilibri tra i reparti. Ne approfittavano gli ospiti per sferrare il colpo del sorpasso. Rocco (27’) anticipava Anelli sul cross basso di Maimone e siglava l’1-2.
Incredibile ma vero, il Bisceglie era avanti nel punteggio. E gli ospiti provavano ancora a colpire per stendere l’avversario definitivamente al tappeto.
Il Foggia riveduto e corretto pur con tutte le punte a disposizione in campo, non sortivano gli effetti sperati. Dall’altro lato Sartore (30’ e 46’) e Priola (35’) sparavano a salve e graziavano Fumagalli. Ci voleva la “perla”, l’ultima di Nicolini da Brescia, a dieci secondi dalla fine del recupero concesso, per sigillare il match. Il secondo calcio di rigore per un leggero contatto tra Germinio e Rocco veniva sanzionato con il massimo della “pena”. Cittadino (50’) aveva così modo per farsi rimpiangere siglando la doppietta personale. Mentre per il Foggia terminava l’incubo di una giornata da dimenticare al più presto.
FOGGIA-BISCEGLIE 1-3
FOGGIA (3-5-2): Fumagalli 6; Anelli 6 (32’ st Tascini sv), Gavazzi 5, Germinio 5.5; Kalombo 5.5, Gentile 5.5 (22’ st Garofalo 5.5), Raggio Garibaldi 6 (24’ st Agostinone 5.5), G. Vitale 6, Di Masi 6.5; Curcio 6.5 (32’ st Naessens sv), Dell’Agnello 6 (22’ st D’Andrea 5.5).
In panchina: Di Stasio, Ndiaye, Iannone, Morrone, Aramini, Pompa. Allenatore: Marchionni 5.5.
BISCEGLIE (4-3-3): Spurio 6; Giron 6 (20’ st Tarantino 6), Priola 5.5, Vona 5.5, De Marino 6 (33’ st Pelliccia sv); Maimone 6.5, Cittadino 6, Zagaria 5.5 (1’ st Ferrante 5.5); V. Vitale 6 (20’ st Padulano 6), Rocco 6.5, Mansour 6 (20’ st Sartore 6). In panchina: Russo, Sapri, Manfrellotti, Cigliano, Laraspata, Musso, Lauria. Allenatore: Bucaro 6.5.
ARBITRO: Nicolini di Brescia 4.5.
RETI: 10’ pt Curcio, 13’ Cittadino (rig.), 27’ st Rocco, 50’ st Cittadino (rig.) .
NOTE: cielo sereno, terreno in buone condizioni. Espulso Gavazzi al 12’ pt per fallo da ultimo uomo. Ammoniti: Zagaria, V. Vitale, G. Vitale, Anelli, Ferrante, Vona. Angoli: 3-3. Recupero: 1', 5'.