Termini dialettali santagatesi tratti dall'ultimo libro SEPP del preside Francesco Carrillo
- Faglia = ansia angoscia.
- Cascióne = grosso cassettone di legno per contenere grano o provviste domestiche.
- Macère = muretti di pietra, tipici della Puglia.
- S’pponta = sostegno di rinforzo, dicesi a Sant’Agata di erede diretto col proprio stesso cognome.
- Spillicchioni = spellecchiune, fannulloni, perditempo.
- Palatone = sorta di diga.
- Pišcuni = grossi massi di pietra.
- Criosa = smarrita, stranita.
- Appuzzutare = appezzutè, aguzzare.
- Sprovati = germogliati
- Carratura = trasporto dei covoni di grano dal campo all’aia.
- Complimento = regalo di nozze .
- Susumielli = dolci natalizi tipici specialmente dell’Appennino dauno.
- Ruócele = cilindro di ferro o di legno tirato da muli o buoi per frantumare le spighe di grano.
- chène liénde = cane lento, posapiano che se la prende comoda.
- sciòtta = acqua amidata in cui bolle la pasta.
- véreha = verga, asse di legno o ferro sospeso alla volta, da cui pendevano salumi e varie provviste domestiche.
- cumbarì = comparire, fare bella figura.
- cristiène = cristiano-i , nel Sud, specie in Puglia è sinonimo di persona.
- tàta = papà, forma in uso presso i ceti umili.
- spellecchióne = fannullone, sfaccendato, sfaticato.
- a chi appartène? = da quale famiglia proviene? Chi è?
- nzurè = ammogliare, riferito all’uomo- dal latino: ducere uxorem.
- sciauórte = sciatto, disordinato.
- tarandiélle= scaltro, disinvolto, abile dialettico.