Foggia, 22 dicembre 2019.
Il Foggia supera l’ostacolo Galdiator (3-1) e mantiene la vetta della classifica, in condominio col Bitonto, conquistando il titolo di campione d’inverno. Titolo virtuale che non conta nulla se non la consapevolezza nei propri mezzi per poter ambire al salto di categoria.
Di sicuro, anche in forte emergenza, il Foggia ha saputo ottenere il massimo dei punti e tenere testa al Bitonto. Se poi la società dovesse mantenere le promesse e dovesse arrivare un bomber di qualità, allora il 2020 potrebbe essere l’anno della rinascita di un Foggia che vuol immediatamente far ritorno tra i professionisti. Staremo a vedere.
Intanto i giocatori, sempre molto carichi e vogliosi di ritagliarsi uno spazio importante nel cuore della tifoseria foggiana, regalano un Natale da primi della classe e fano sognare. Come già detto la gara con il Gladiator non prometteva niente di buono. Non tanto per la caratura degli avversari, relegati nella zona bassa della classifica, quanto per le assenze pesanti, specialmente in difesa dove i titolari erano tutti out tra squalifiche ed infortuni. Inoltre anche per quanto riguarda la guida tecnica in panchina, si è dovuto ricorrere addirittura a Carafa, il preparatore dei portieri.
Pronti e via e la gara si presenta difficile e spigolosa. Marcatura asfissiante e ad uomo da parte degli ospiti e qualche colpo intimidatorio di troppo. Lo “schermo” a protezione di Zagari messo su da Borrelli, funziona. Il Foggia non riesce a sfondare ed è difficilissimo trovare la superiorità numerica. La prima possibilità di sbloccare il risultato è del Foggia: Cittadino (15’) manda la sfera di pochissimo fuori bersaglio. E come spesso capita nel calcio l’avversario più debole, alla prima occasione passa in vantaggio.
L’azione veloce di ripartenza è capitanata da Di Paola che s’invola sulla destra e crossa al centro per la precisa inzuccata di Del Sorbo (22’). Fumagalli nulla può per evitare lo 0-1. Il Foggia prova a reagire ma non riesce a sfondare. Il Gladiator è compatto e non concede nulla. L’unica possibilità per i rossoneri è affidarsi alle palle inattive. E così, a conferma della peculiarità del Foggia, bastano 3’ per sovvertire il risultato.
Il pari arriva dalla battuta del primo corner e la girata a rete di Tortori (36’) pronto a gonfiare la rete alle spalle di Zagari. Pochi minuti più tardi, invece, Gerbaudo (39’), da posizione defilata, inventa una parabola maligna che sorprende ancora il portiere ospite. Termina così sul 2-1 il primo tempo dopo aver visto le streghe col gol iniziale del Gladiator.
Si riprende a giocare e il Foggia deve rinunciare a capitan Gentile ed al suo posto esordisce Cipolletta. Col Gladiator proteso alla ricerca del possibile gol del pari, il Foggia può sfruttare gli ampi spazi che inevitabilmente si aprono. Salines (18’) si fa deviare la sfera in angolo. Poi il Foggia fruisce di un calcio di rigore per un evidente tocco di braccio di Maraucci.
Cittadino (21’), si conferma cecchino infallibile dagli undici metri e trasforma il secondo penalty consecutivo. Il 3-1 sbatte le porte in faccia al Gladiator che adesso, non avendo più nulla da perdere, alza il proprio baricentro. A complicare la vita agli ospiti e a chiudere definitivamente ogni velleità di rimonta ci pensa Sall (26’) che si fa espellere per doppia ammonizione. Per il Foggia la gara diventa tutta in discesa e potrebbe arrotondare ancora il punteggio se Tedesco (30’) e Tortori (31’) finalizzassero al meglio le occasioni capitategli. Finisce 3-1 tra il tripudio dei 5.000 e la soddisfazione per il primo posto che solo quattro mesi fa era una pura e timida speranza.
FOGGIA – GLADIATOR 3-1
Marcatori: 22’ pt Del Sorbo. 36’ Tortori, 39’ Gerbaudo, 21’ st Cittadino.
Foggia: Fumagalli 6, Kourfalidis 6.5 (49’ st Buono), Gentile 6 (9’ st Cipolletta 6.5), Cittadino 6.5, Russo 6 (28’ st Tedesco 6), Tortori 6.5 (45’ st Ndiaye sv), Gerbaudo 6.5, Campagna 6 (25’ st Staiano 6), Salines 6, Di Jenno 6, Cadili 6. A disposizione: Di Stasio, Anelli, Pertosa, Gibilterra. Allenatore: Carafa 6.5 (al posto dello squalificato Corda).
Gladiator: Zagari 5.5, Sall 5, Di Finizio 6, Prevete 5 (23’ st Marzano 5), Maraucci 5.5, Pantano 5, Landolfo 6, Ziello 5.5 (38’ st Oojè sv), Del Sorbo 6.5, Di Paola 6.5 (32’ st Vitiello sv), Di Pietro 6 (15’ st Sorrentino 5.5). A disposizione: De Lucia, Ioio, Di Monte, Andreozzi Troianiello. Allenatore: Borrelli 5.
Arbitro: Giorgio Di Cicco di Lanciano 6;
1° assistente: Andrea Perali di Chieri 6;
2° assistente: Fabio Dell’Arciprete di Vasto 6.
Note: Cielo nuvoloso e terreno in discrete condizioni. Spettatori 5.000 circa. Ammoniti: Tortori, Anelli, Gentile, Di Jenno, Tedesco (F), Maraucci, Pantano, Del Sorbo, Borrelli (G). Espulso Sall (26’ st) per doppio giallo. Angoli: 5-2. Recupero: 2’- 5'.