Il 3 ottobre 2019 nella Sala “Mazza” del Museo Civico di Foggia è stato presentato il testo di Carmine de Leo dal titolo “Tra mare e profumo di Zagare nel piccolo paradiso del Gargano settentrionale”, libro di pensieri e suggestioni sul Gargano e il suo patrimonio paesaggistico e antropologico, illustrato con acquerelli dell’artista Franco Maruotti.
Insieme all’autore e all’artista erano presenti alla serata Il sindaco di Foggia, Franco Landella, Gaetano Cristino, critico d’arte, e Anna Iannucci, console del Touring Club Foggia. La stessa sera presso la Sala “Diomede” del Museo è stata inaugurata la mostra personale di pittura di Franco Maruotti, curata e presentata da Gaetano Cristino e intitolata “Acquerelli del Gargano”. La mostra sarà aperta fino al 12 ottobre 2019 e sarà visitabile tutti le mattine dalle ore 9 alle 13 e il martedì e il giovedì pomeriggio dalle 16 alle 19. Ingresso libero.
SINTESI DELLA SERATA
A seguito dei saluti istituzionali del sindaco di Foggia, Franco Landella, la dott.ssa Anna Iannucci ha evidenziato le particolarità del Gargano con l’aiuto di scorci caratteristici di cui ha fornito notizie storiche ed antropologiche, seguendo le descrizioni paesaggistiche fatte da Carmine de Leo nel suo libro. E’ poi intervenuto lo stesso autore e presidente degli “Amici del Museo Civico di Foggia”, il quale ha descritto con dovizia di particolari le sue impressioni sul territorio e la sua storia, sulla scorta anche di ricordi personali legati alle sue prime escursioni sul promontorio. Nell’esposizione delle motivazioni che lo hanno portato a pubblicare questo libro ha mostrato un amore sviscerato per questo territorio da lui definito “Piccolo Paradiso”. Infine il noto critico d’Arte Gaetano Cristino ha illustrato le caratteristiche degli acquerelli di Franco Maruotti che fin dagli anni ottanta andava alla scoperta di questo “paradiso” annotando e disegnando gli scorci caratteristici come la Baia di Santa Barbara, i vicoli di Rodi, Vico del Gargano, Peschici e incantevoli località come Monte Pucci o i trabucchi presso Vieste. Cristino ha evidenziato che alcuni edifici rappresentati negli acquerelli ormai non esistono più per l’improvvido intervento dell’uomo (come la chiesa dei Templari della Baia di Santa Barbara ridotta a un rudere). Nella presentazione di Cristino si ricorda inoltre che il fascino del Gargano ha sempre attratto artisti di fama internazionale, come ad esempio Alfredo Bortoluzzi, esponente della Bahuaus tedesca e allievo di Paul Klee, che arrivando a Peschici ne rimase affascinato tanto che vi restò fino alla morte. Anche Joseph Beyus durante la guerra conobbe il Gargano la cui semplicità e genuinità della popolazione lo aiutarono a contrapporsi agli orrori della guerra e a modificare i comportamenti di vita e la propria ispirazione artistica. Altri artisti stranieri si fermarono sul Gargano, come Herbert Voss a Monte Sant’Angelo e Juan Annot, grande acquarellista belga vissuto per anni a Vieste. La serata si conclude con un appello alla cittadinanza a guardare questo territorio con gli stessi occhi e la stessa fascinazione che hanno usato negli scorsi decenni gli artisti citati, nel rispetto della sua natura e dei suoi equilibri.