di Antonella Orlandella
Francesco ha lasciato Sant'Agata 22 anni fa... un po' per amore ma un po' perché probabilmente la realtà del paese non faceva per lui. È arrivato nel 1997 a Torino, disposto a fare qualsiasi lavoro pur di non rifare le valigie e, infatti, di lavori ne ha cambiati tanti.
Nel 2000 conosce per caso una persona amica dei giocatori della Juventus di quei tempi e, da lì, iniziano ad aprirsi tantissime amicizie. Oltre ai calciatori, iniziamo a frequentare la Torino bene e nel 2001 Francesco apre a Torino il primo negozio di telefonia in pieno centro. È da lì che inizia la sua scalata professionale. Francesco ha poi lavorato tra Milano e Torino per molte grandi aziende, rivestendo ruoli sempre più importanti.
Dal 2008 al 2013 è il direttore commerciale di uno dei negozi di arredamento più belli e noti di Torino.
Nel 2014 crea la sua azienda "ILuminanti", in cui dà sfogo a tutta la sua creatività: uno studio di architettura e progettazione luci che oggi può vantare di essere il primo in classifica a Torino e unico nel suo genere.
Francesco è sempre stato un amante delle moto. Condividendo con parecchi amici questa passione, era il quarto anno che viaggiava per l'America. E questa volta, però, si erano ripromessi che sarebbe stato l'ultimo. La lontananza dalla famiglia iniziava a farsi sentire.
Francesco era una persona carismatica. Lasciava la scia ovunque. Anche chi l'ha conosciuto poco oggi ammette la sua mancanza. Perché lui era speciale. Non passava mai inosservato e riusciva a conquistare tutti. Estroso nel modo di vestire sempre alla moda, alla ricerca di nuove tendenze. Curioso, amante della bella vita, delle macchine e con una passione per gli orologi ma soprattutto amante della famiglia, perché per lui questa era la sua priorità. Ne ho avuto riscontro anche parlando con tantissimi suoi amici.
Nei suoi argomenti c'era sempre la sua famiglia al primo posto.
Lui viveva per me e per suo figlio, in modo da non farci mancare nulla e darci sempre le cose migliori che la vita possa offrire.
Un marito serio e un papà fantastico, sempre presente.
Per lui, il concetto di amicizia era fondamentale nella sua vita. Nei suoi valori, era ai primi posti perché lui era sempre disponibile per un amico. Il "non posso" nel suo vocabolario non esisteva. Qui a Sant'Agata lascia tanti suoi cari amici di infanzia... potrei nominarne tanti ma non lo faccio per timore di dimenticarne qualcuno, perchè sono veramente tanti e, ad ognuno di loro, so che Francesco voleva veramente bene perché me lo raccontava sempre.
Queste poche righe riassumono Francesco ma ci sarebbe molto altro ancora da raccontare. Voglio fare un ringraziamento per le sue bellissime parole a Rocco Carrillo e soprattutto agli amici, quelli veri, che ci hanno circondato d'affetto da quel 13 giugno.
Non è mancato un giorno in cui qualcuno abbia avuto un pensiero per noi.
Questo per me vuol dire che essere cresciuti in un piccolo paese come Sant'Agata fa la differenza. La dimostrazione di ciò l'abbiamo vista con le tantissime persone giunte al funerale e poi in Piazza per rivedere Francesco.
Un grazie di cuore a tutti.
In questa tristezza sono felice di lasciare Francesco qui, nella sua terra.
So che ognuno di voi avrà un pensiero per lui.