Una delle manifestazioni più longeve a tema emigrazione è il Premio Sant’Agata promosso fin dal 2006 nel ridente borgo dauno dall’associazione Santagatesi nel Mondo, presieduta da Leonardo Capano.
Quest’anno sono sei i protagonisti della XIV edizione, scelti a partire dalle segnalazioni giunte all’associazione, tra i cittadini residenti oppure originari di Sant’Agata di Puglia, che si sono distinti nelle loro attività professionali o artistiche. Si tratta dell’architetto Fabio Contillo, selezionato per il prestigioso riconoscimento del Compasso d’oro 2020, del prof. Raffaele Letterio, studioso di demografia storica e del prof. Gaetano Danza, fautore della cultura sportiva dalle scuole calcio al calcetto femminile. Inoltre, saranno consegnati due speciali premi alla Memoria: al Senatore Emmidio Novi, fine giornalista e politico, tragicamente scomparso circa un anno fa proprio nel suo paese natale e ad Antonio Melino, già emigrato a Roma, uomo di riferimento del sindaco Cioccetti e lì fondatore di una associazione di santagatesi.
Un premio speciale "per la Vita", inoltre, sarà consegnato all’ostetrica Domenica Zenga, seconda mamma di molti santagatesi, che ha fatto nascere in casa numerosissimi bambini per almeno tre decenni, fino agli inizi degli anni Ottanta.
La manifestazione, che si svolge con il patrocinio del Comune, avrà luogo domenica 11 agosto, alle ore 18.30, presso il Castello Imperiale di Sant'Agata di Puglia e sarà seguita, come sempre, dalle telecamere di Artemisium Web Tv, il portale web di Santagatesi nel Mondo che, negli anni, ha incontrato tanti cittadini emigrati dai Monti Dauni e riconnesso centinaia di persone con i luoghi d’origine della propria famiglia.
14 anni di incontri, di iniziative, di personaggi che hanno permesso di riannodare un filo con i santagatesi emigrati, con un sentimento di orgoglio condiviso per i traguardi raggiunti.
Ogni anno, il Premio, che è diventato l’evoluzione naturale delle prime feste dell’emigrante, vede una ampia e attenta partecipazione di cittadini e istituzioni, per assegnare un riconoscimento a coloro che si sono distinti per il loro impegno e la loro carriera nell’attività professionale, nella cultura o nell’arte, conservando però sempre la memoria e l’appartenenza profonda al paese di nascita.