Don Luigi.
Quando in un paese muore un prete, è tutta la comunità che si sente a lutto. Un sacerdote è una figura centrale in un piccolo paese.
Don Luigi è stato una figura guida per tanti di noi, come parroco, come insegnante e soprattutto come uomo. Era piuttosto schivo e riservato; non so se per carattere o per scelta. Ė rimasto per tutta la vita parroco di una chiesetta sì antica, ma periferica del paese: lui non cercava i riflettori. Il prete è un pescatore : "Io vado a pescare" disse Simon Pietro dopo la morte di Gesù. " Noi veniamo con te", fecero tutti gli altri. Don Luigi era questo, un pescatore. Voi direte: “Ma a Sant'Agata non c’è il mare!” C’è però il mare dell’uomo comune, con i suoi guai e i problemi di ogni giorno. Lui che sembrava burbero, aveva sempre un sorriso stampato in viso e una parola buona per tutti.Don Luigi un vero signore, lui e la sua pacatezza ci hanno introdotto in una dinamica di speranza e di gioia, sottolineando i motivi gaudiosi e gloriosi della vita, come i misteri del Rosario. Per me, don Luigi è stato un parroco ed un amico, una guida spirituale in gioventù che ha cambiato il mio modo di vivere la religione. Non più la visione che avevo da bambino, di un Dio che ti controlla ogni momento, sempre pronto a punirti; ma un Dio dialogante e gioioso. Infatti, quando iniziai a fargli da chierichetto a Sant'Andrea, imparai a memoria frasi latine come: "Introibo ad altare dei" (mi avvicinerò fino all'altare di Dio) "Ad Deum qui laetificat iuventutem meam ” (a Dio che allieta la mia giovinezza). Scoprii, grazie a lui, che Dio mi voleva vicino per dialogare in modo gioioso. Don Luigi Sanità era una persona colta e stimata e me ne resi conto in seconda media, quando andai seminarista a Bovino, dove lui era stato, anni prima, Rettore proprio di quel Seminario Vescovile e acoltai da più persone quanto fosse stimato sia dal Vescovo che dagli altri sacerdoti.
Don Luigi era anche uomo molto generoso: dopo la benedizione delle case, nel periodo pasquale, non teneva mai nulla per sé. Ricordo cesti stracolmi di uova che personalmente portavo da parte sua ai fratini di Sant'Antonio. Era un prete dinamico e pieno di iniziative, tanto che la domenica, dopo aver celebrato a Sant'Andrea, ci portava a dire messa per le campagne fuori Sant'Agata: il Viticone, Sant'Antuòno, Ciammarino. In estaste giocava a pallone con noi, faceva passeggiate giornaliere con giovani e meno giovani. Ricordo don Alfredo Nova, persona non vedente del nostro paese, dotato di una cultura straordinaria, che lo aspettava all'angolo della piazza, per lunghe passeggiate giornaliere. A volte li accompagnavo e c'era tanto da imparare dalle loro conversazioni. Anche se non lo dava a vedere, don Luigi era attaccatissimo alla sua gente e alla sua parrocchia, tant'è che ha espresso il desiderio di ricevere l'ultimo saluto dei santagatesi nella sua Sant'Andrea, una chiesa piccola e periferica.
Non c'è motivo di essere tristi, perchè questo prete semplice, questa persona discreta; se ne va in punta di piedi, ma ci lascia in dote due bei sentimenti come la speranza e la gioia che sono i cardini della religiosità.
Recita un adagio: "Se alla fine dei miei giorni avrò dato amore, non sarò vissuto invano. La morte sarà un momento di serenità e nessuno dovrà piangermi, ma tutti dovranno sorridere; perché rinascerò ad una nuova vita".
Don Luigi Sanità nato a Sant'Agata di Puglia il 01 Gennaio 1921
Ordinato Sacerdote il 27 Agosto 1944